Distalizzatore – Distal Jet

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Il Distal Jet è un apparecchio utilizzato per la distalizzazione dei molari.

E’ composto da un bottone di resina che poggia sul palato duro collegato, tramite bracci metallici fissi e due bande cementate sui premolari superiori; un sistema telescopico a molla connette il bottone in resina ai molari superiori da spostare distalmente: L’attivazione della molla avviene attraverso l’utilizzo di un cursore mobile in grado di mantenerla compressa, esercita la forza necessaria.

Descrizione

Il Distal Jet utilizza un’unità di ancoraggio costituita da un bottone di Nance in resina acrilica da cui si dipartono anteriormente due fili di acciaio ( 0,9 mm di diametro) saldati alle bande dei premolari (G. Siciliani, A. Carano et col, Ortodonzia Italiana vol 11 ,2-2002).

Il meccanismo di distalizzazione consiste in un tubo bilaterale 0,9 mm di diametro attaccato al bottone di Nance, nel quale è libero di scorrere  il filo a baionetta inserito nell’attacco linguale della banda del primo molare superiore. Una molla aperta in nickel titanio di 240 g viene utilizzata per esprimere la forza distalizzante.                     L’ attivazione della molla in nickel-titanio si ottiene facendo scivolare sul tubo un chiavistello provvisto di doppia vite di serraggio. La molla viene attivata una volta al mese.

I vantaggi rispetto ad altre metodiche, sono rappresentati:

• dall’assenza di collaborazione del paziente;
• dall’assoluta esteticità, perché palatale;
Con questo dispositivo è possibile effettuare una terapia non estrattiva delle II Classi.

La relazione molare di I Classe rappresenta un obiettivo da ottenere in tutti i casi ortodontici perché tale condizione migliora la funzione masticatoria e l’armonia dentoscheletrica. (Angle H. 1899). Il corretto rapporto sagittale tra i primi molari risulta determinante per garantire stabilità all’occlusione (Proffit WR. 1993).

L’utilizzo delle cosiddette meccaniche di “distalizzazione” dei primi molari superiori è frequente nella correzione delle malocclusioni di II Classe che presentano protrusioni dento-alveolari nelle discrepanze scheletriche minori ma in assenza di affollamento dentario. Le metodiche tradizionali di distalizzazione dei molari richiedono una notevole collaborazione da parte del paziente. La collaborazione del paziente è la chiave del successo di ogni trattamento ma la compliance tende a decrescere con il prolungarsi della terapia(Behrents, 1996). Questa motivazione ha indotto i clinici ad escogitare apparecchiature che minimizzino la collaborazione del paziente e rimanendo sotto il controllo del clinico. Un comune effetto della distalizzazione molare è rappresentato dalla perdita di ancoraggio. Quando sul molare viene applicata una forza che lo spinge distalmente, si determina una forza di reazione che si scarica sul settore anteriore dell’arcata, determinando un movimento mesiale di premolari ed incisivi. L’ aumento dell’ancoraggio anteriore nel Distal Jet è dato dal il bottone di Nance e le bande dei premolari.

Il pendulum è un altro dispositivo che consente la distalizzazione dei molari senza la collaborazione del paziente antecedente al Distal Jet. La distalizzazione per entrambi gli apparecchi è affidata ad una molla, la molla del Pendulum è più elastica, ma entrambi gli apparecchi sono frenati dalla spinta linguale e contraria verso la parte anteriore da un bottone di resina sul palato (bottone di Nance) e dai premolari. Questa apparecchiatura ha molte cose in comune con il pendulum, ma possiede un vantaggio. I molari, durante la distalizzazione, non subiscono il movimento linguale tipico del Pendulum. Entrambi possono essere facilmente convertiti in una placca di Nance di mantenimento, una volta terminata la distalizzazione dei molari.

Bibliografia Consigliata

[Proffit WR. Contemporaney Orthodontics. St. Louis: Mosby;199]. [Angle H. Classification of moalocclusion. Dent Cosmos 1899 41: 248-254].                             [Panchers H. The mechanism of Class II correction in Herbest appliance tratment. A cephlometric investigation. Am J Orthod 1982 Aug;82 (2):104-13]. [McNamara JA. Huge SA. The Frankel appliance ( FR-2) Model preparation and appliance construction. Am J Orthod 1981]. [Mills CM, McCulloch KJ. Case report: Modification use ofthe Jasper Jumper appliance in a skelatal Class II mixed dentition case requiring palatal expansion. Angle Orthod 1997;67(4):277-82].                                                   Byloff FK, Darendeiler MA. Distal molar movement using the pendulum appliance: Part 1:Clinical and radilogical evalutation. Angle Orthod 1997;67(4):249-260].[ Byloff FK, Darendeiler MA. Distal molar movement using the pendulum appliance : Part 2 The effect of maxillary molar root uprighting bends.Angle Orthod 1997;67(4):261-270]. [Hilger JJ. The pendulum appliance for Class II non-compliance therapy.J Clin Orthod 1992 nov26(11):706-14].                                                         [Giannelly AA, Vaitas AS, Thomas WM. The use of magnets to move distally. Am J Orthod Dentofacial Orthop 1989 Aug;96(2):161-7]. [Giannelli AA, Bednar J, Diets VS. Japanese NiTi coil used to move molars distally. Am J Ortho Dentofacial Orthop 1991 June; 99(6): 564-6].[Carano A, Testa M. The distal jet for upper molar distalization. J Clin Orthod 1996 Jul;30(70):374-80]. [Huerter GW. A retrospective evalutation of maxillary molar distalization with the distal jet appliance. Unpublisced Master’s Thesis. St. Louis University; 2000].[Patel AN. Analysis of the distal jet appliance for maxillary molar distalization. Unpublished Master’s Thesis. Univerity of Oklahoma1999].[Ngantung V, Nanda RS and Bowman SJ. Posttreatment Evalution of distal jet Appliance. Am J Orthop 2001 Aug; 120(2):178-85].[Bowaman SJ. Modification of distal jet.J clin Orthod 1998 Sep; 32(9):549].[Enlow DH, Kuronda T, Lewis AB. The morphogeinc basis for craniofacial form and pattem. Angle Orthod 1971 Jul;41(3):161-88]. [Bowman SJ. Class II combination therapy. J Clin Orthod 1998 Oct;32(10):611-20].