Pedodonzia

IMG_0400pedodonziaLa Pedodonzia è quella branca rivolta alla cura,alla prevenzione e alla educazione e sensibilizzazione per l’igiene orale del bambino.

La carie dentale viene generalmente descritta come “patologia dell’infanzia” essendo riscontrabile fin dai primi anni di vita. L’elevata prevalenza della malattia correlata al maggior standard socio-economico culturale è conseguenza di una alimentazione piu’ sofisticata e ricca di zuccheri. Negli ultimi anni c’e stata però una inversione di tendenza con un decremento della patologia. Il controllo e la rimozione della carie dentale e della malattia parodontale, le istruzioni da impartire al paziente per mantenere una buona igiene orale, i consigli dietetici e la somministrazione di floruri sono gli aspetti fondamentale di una odontoiatria preventiva efficace che in pedodonzia riveste un ruolo particolarmente significativo.

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La dentatura decidua ha un ruolo importante non solo nella funzione masticatoria,fonatoria,mimica ed estetica ma anche di sviluppo e crescita del sistema stomatognatico generale, nella formazione e nella funzione dei mascellari e della muscolatura, nella postura e nel movimento della lingua, delle labbra e delle guance. Il danno precoce della dentatura può determinare l’insorgenza di disturbi nella seconda dentizione.

dentiCaratteristiche dei denti decidui:

 

Scelta del trattamento

La scelta del trattamento dipende da diversi fattori:

 

Prevenzione

Sigillanti

I sigillanti per solchi e fessure sono attualmente gli unici materiali dentali ad esercitare un’azione preventiva efficace. Vengono utilizzate nei bambini soprattutto per sigillare solchi e fessure situati sulla superficie occlusale dei molari permanenti (6° e 8° anno di età primi molari permanenti; 11°-13° anni di età secondi molari permanenti). La ritenzione dei sigillanti avviene meccanicamente.

 

Cure

COMPOSITI

Oggi è possibile otturare in modo duraturo con i compositi anche le cavità complesse dei denti decidui grazie al loro costante sviluppo. I compositi vengono utilizzati in combinazione di primer o adesivi smalto-dentinali. Un restauro in composito corretto si realizza con:

Determinate combinazioni di materiali con relativi accessori (materiali da sottofondo e da otturazione conciliabili tra di loro) adesivi compatibili, strumenti di preparazione e applicazioni adatti,ausili come cunei e matrici, lampade per polimerizzazione.

 

COMPOMERI

Sono cementi che hanno come caratteristica quelle di essere privi di acqua.Il campo di applicazione dei compomeri non è esattamente valutabile. Nei decidui è ampiamente sovrapponibile a quello dei compositi. Sono sostanze che aderiscono allo smalto e alla dentina con la tradizionale tecnica di mordenzatura, presentano una buona estetica e possono essere modellati e lucidati subito dopo l’indurimento vengono utilizzati in combinazione con primer o adesivi.

UTILIZZO DELL’IDROSSIDO DI CALCIO NELL’ENDODOZIA DEI DENTI DECIDUI

L’ idrossido di calcio trova largo impiego i diverse procedure endodontiche:

INCAPPUCCIAMENTO DIRETTO DELLA POLPA

Nei denti decidui l’incappucciamento diretto con idrossido di calcio è indicato soltanto quando a carico del tessuto pulpare dal quale ci si aspetta una razione positiva al trattamento, avvenga una esposizione iatrogena involontaria durante la preparazione della cavità. Se l’esposizione è minima e si può escludere che si verifichi un’alterazione pulpitica si può procedere all’incappucciamento. Per il successo dell’operazione è indispensabile che la polpa possieda ancora capacità rigenerativa e che l’otturazione della cavità sia il più possibile ermetica per evitare infiammazioni.

 

PULPOTOMIA

Con il termine di pulpotomia si intende l’eliminazione della polpa della corona. L’esecuzione di tale procedura viene prese in considerazione sia nei denti decidui con polpa vitale, che in quelli con polpa necrotica.In presenza di polpa vitale lo scopo della pulpotomia è quello di eliminare i tessuti infiammati e di creare i presupposti per una chiusura ermetica della cavità.

Educazione all’igiene orale.

L’igiene orale si basa essenzialmente sulla rimozione della placca, oggi riconosciuta come l’agente causale della carie dentale e della malattia parodontale.

Una corretta igiene orale deve essere considerata come un mezzo di prevenzione e soprattutto alla base di qualsiasi trattamento odontoiatrico in pazienti di tutte le età. Per raggiungere tale obiettivo è necessario ottenere collaborazione e per far si che il paziente acquisti l’autonomismo necessario all’igiene orale si deve procedere per gradi attraverso tre momenti che sono l’informazione, la motivazione e la responsabilità. La placca è una entità microscopica, invisibile a occhio nudo, che si costituisce a partire da una pellicola proteica di derivazione salivare, la quale possiede spiccata proprietà adesive alla superficie del dente ed elevata capacità cariogena. Al fine di proteggere gli elementi dentari dalla carie sarebbe sufficiente rimuovere accuratamente la placca dalle superfici ogni 24 ore.

Nel bambino il momento dell’informazione deve essere adattato alle capacità di comprensione e apprendimento strettamente dipendenti dall’età. Il bambino, innanzitutto necessita di essere accolto in un ambiente a lui congeniale per esempio la sala d’attesa dello studio potrà essere fornita di giochi in modo da distrarlo dal pensiero della visita e fornire lucidi o presidi ad azione didattica:per esempio si potrebbero fornire dei disegni da colorare riguardanti l’igiene orale. Questi presidi devono aiutare il bambino come un gioco. I microorganismi potrebbero essere rappresentati da animaletti, che provvisti di scalpelli, sono in grado di distruggere il dente. I meccanismi di protezione da tali agenti potrebbero essere disegnati come poliziotti che, muniti di spazzolini e dentifrici, difendono il dente. Un ottimo metodo per fa si che il bambino acquisisca maggiore consapevolezza le pastiglie rivelatrici di placca o specchio. In questo modo il bambino potrà osservare le zone in cui si trova la placca più o meno intensamente a seconda della quantità di placca presente rispetto al resto del dente. Si procederà poi alla spiegazione sulla metodica di spazzolamento. Verrà spiegata prima dall’operatore e dimostrata poi sul modello; proverà lui stesso tale tecnica sul modello. Modificando alcune abitudini errate si sentirà gratificato nel momento in cui alla seduta di controllo non vi sarà placca batterica e di distanza di tempo l’incidenza di carie sarà ridotta o nulla.

La prima tappa fondamentale per determinare l’approccio specifico al bambino è il colloquio preliminare con il genitore in modo tale da sapere se abbia già avuto precedenti esperienze odontoiatriche e se queste sono state traumatiche. Lo scopo dell’ colloquio preliminare con il genitore ha lo scopo di sensibilizzare il bambino alla necessità di seguire un piano di profilassi per ridurre al minimo il rischio di carie. Anche al paziente più piccolo dovranno essere importanti i concetti di placca batterica e di carie utilizzando un vocabolario consono. Placca batterica e carie dovranno essere recepiti dal bambino come un qualcosa da cui liberarsi perchè dannosi per la propria bocca e la propria salute come un piccolo animaletto la cui presenza non può essere gradita. Anche la carie deve essere associata ad un concetto sgradevole come il dolore che deve essere identificato come un segnale di allarme di distruzione degli elementi dentari. E’ essenziale che durante l’esposizione si mantenga un tono pacato onde evitare traumi; ci si può avvalere dell’utilizzo di disegni o di modelli dimostrativi o audiovisivi. Le vie di comunicazioni uditive sono più’efficaci ai fini della ricezione e dell’apprendimento di quelle puramente verbali.