Implicazioni Ortognatodontiche della respirazione orale

Con il termine di “respirazione orale” gli Autori si riferiscono ad una condizione anomala in cui il passaggio dell’aria all’interno dell’organismo avviene prevalentemente attraverso la cavità orale (40).

Malocclusioni

Implicazioni Ortognatodontiche

Una  delle cause principali è legata alla presenza di vegetazioni adenoidee, ma puo’ essere determinata anche da abitudini viziate come la deglutizione atipica e da forme asmatiche o allergiche (14,27,45).

Diversi studi hanno dimostrato, attraverso analisi teleradiografiche latero-laterali del cranio, un incremento dello spazio rinofaringeo successivamente ad espansione rapida del mascellare; tali incrementi vengono interpretati come conseguenza di una regressione spontanea dell’ipertrofia adenoidea (12,13). Un altro effetto conseguente all’espansione rapida mascellare che può influenzare l’incremento dello spazio aereo rino-faringeo è rappresentato dalla modificazione della postura cefalica (5,6,7).

Un segno tipico del respiratore orale cronico è rappresentato dalla “facies adenoida”: faccia lunga e stretta,narici strette, alone scuro sotto gli occhi, labbra incompetenti e mandibola abbassata, cosi’ come la postura linguale.(15,27,55). La respirazione orale incide in modo significativo, lo sviluppo del complesso maxillo-facciale, influenzando anche la postura e la psiche del bambino. In letteratura, i bambini respiratori orali all’esame clinico obiettivo, sono caratterizzati dal viso stretto e allungato, specialmente per l’aumento del terzo inferiore della faccia come conseguenza dello sforzo compensatorio nell’ispirazione. Di solito hanno il labbro superiore corto e ipotonico, spesso le labbra appaiono screpolate a causa del ripetuto leccarsi del bambino (Di Malta 1989) e non presentano il sigillo labiale, fattore quest’ultimo, che non può essere osservato fin dalla prima visita dall’odontoiatra/ortodontista perché il bambino si trova in stato di tensione (Levrini 1989). Generalmente si osserva prominenza del mascellare superiore o inferiore ed una II o III Classe dentale.

Implicazioni Ortognatodontiche1

Implicazioni Ortognatodontiche2

ortod

Secondo le Linee Guida dell’AAO (associazione americana degli ortodontisti) è opportuno sottoporre ogni bambino a visita ortodontica entro i 6 anni per valutare eventuali difficoltà respiratorie, per valutare eventuali anomalie nella dentizione, per valutare che la deglutizione avvenga nel modo corretto e che la crescita scheletrica e dentale sia armoniosa.

Nel dialogo tra pediatra e specialista O.R.L., nel trattamento delle ipertrofie adenotonsillari del bambino,raramente viene chiesto al dentista il contributo diagnostico e terapeutico che è invece nelle sue possibilità aggiungere l’esame clinico odontoiatrico e l’utilizzo di alcuni parametri cefalometrici consentono all’ortodontista di individuare una presunta ostruzione nasofaringea. Come ampiamente riportato in letteratura, la terapia ortodontico-ortopedica permette in molti casi di modificare la morfologia cranio-facciale del soggetto in crescita quindi si affianca efficacemente all’opera dell’otorino in modo da favorire la normalizzazione della funzione respiratoria. Nei casi in cui il difetto strutturale di base risieda nell’insufficienza primaria delle dimensioni trasversali del mascellare superiore o quando l’intervento sulle vie nasali debba essere posticipato al termine della crescita, il trattamento ortognatodontico precoce è fondamentale per ristabilire le dimensioni orali e delle fosse nasali.

L’ipoplasia del mascellare comporta una riduzione dei canali nasali anteriori, in quanto il mascellare costituisce il pavimento delle cavità nasali stesse, con conseguente sviluppo di una respirazione orale (7). In questi casi la terapia eziologica è rappresentata dalla espansione rapida del mascellare (R.M.E.). L’espansione rapida del mascellare permette di ottenere un aumento dei diametri trasversi del mascellare e di conseguenza dei canali nasali anteriori attraverso la separazione della sutura palatino-media;così facendo è possibile ristabilire una respirazione nasale fisiologica (12,13,18).

Diversi studi hanno dimostrato, attraverso analisi su teleradiografie latero-laterali del cranio, un incremento dello spazio aereo rinofaringeo successivamente ad espansione rapida mascellare; tali incrementi vengono interpretati come regressione spontanea dell’ipertrofia adenoidea.

Per garantire la stabilità a lungo termine dei risultati con i trattamenti ortodontici in soggetti respiratori orali obbligati, riveste un ruolo importante la terapia miofunzionale, che permette il recupero di un buon equilibrio neuromuscolare attraverso l’eliminazione di abitudini viziate. La terapia logopedica favorisce il recupero neuromuscolare e consente di realizzare una rieducazione funzionale mirata. Poichè non esiste un fattore predittivo certo al successo dell’intervento terapeutico in bambini respiratori orali, il punto di forza della terapia risiede nel lavoro di equipe tra più specialisti.

Con questo approccio diagnostico e terapeutico è possibile intercettare e risolvere radicalmente i casi di patologie respiratorie in cui il ruolo patogenetico sostenuto dalla malocclusione dentaria sia evidente. Nei casi dubbi non sarà inutile iniziare con un trattameto
ortodontico di minima, sostanzialmente privo di controindicazioni e di effettivo prezzo biologico, ricorrendo al chirurgo nei casi di insuccesso. Nei casi in cui il trattamento chirurgico appaia inevitabile, il contestuale trattamento strutturale costituirà una valida terapia collaterale.